domenica 28 aprile 2013

Le alici fritte dorate di casa mia


Mi era presa la nostalgia, di tempi, di profumi e di sapori che da tanto non tornavano nella mia memoria e così, trovandomi in pescheria, invece del solito polpo o dei calamari (comunque meravigliosi e di cui un giorno posterò la mia ricetta di casa), eccomi uscire dal negozio con un bel pacchetto pieno di alici freschissime e con in testa le alici fritte dorate che faceva mia madre per mio padre che le adorava.
Da quando sono uscita di casa, ormai da più di trent'anni, chissà perché, non le avevo più cucinate o assaggiate e così, in questo clima nostalgico andante, da età di mezzo (che peraltro rinnego!), eccomi a preparare le alici con la cura che si usa nel restaurare un quadro antico.
Il risultato è stato ottimo, il pranzo riuscitissimo e la cura nell'eliminare anche le più piccole ed innocue spine le ha fatte apprezzare anche al  "delicato" palato di mio marito, con una spruzzata di limone (che è facoltativa e secondo me nasconde troppo il sapore del pesce) e un pò di insalatina per contorno.
Ingredienti:
alici freschissime
farina 00
uovo intero sbattuto
olio di semi per friggere
sale
limone (facoltativo)
Preparazione:
Aprire a libro le alici o farsele preparare dal pescivendolo (se è gentile come il mio), eliminando la lisca centrale e le spinette più evidenti.
Sciacquare il pesce ed asciugarlo. Passarlo poi nella farina e quindi nell'uovo intero sbattuto e metterle in una padella, con olio bollente fino a doratura.
Più semplice non può essere, salate e portate in tavola accompagnando con una insalatina fresca.

giovedì 25 aprile 2013

Il Cus Cus di Margherita


Ecco un nuovo insperato momento di sosta dal mio frenetico lavoro e così mi concedo il lusso di parlare al mio esiguo (ma buon) pubblico di seguaci, proponendo una vera e propria esplosione di sapori che si fondono in questo piatto che unisce il mediterraneo del sud Italia con le veredure ed i condimenti tipici delle nostre terre assolate e quello del nord Africa, seppur ormai da secoli acquisito dalla cucina siciliana, del cus cus che, per me, è sempre evocativo di paesi esotici.
Dunque vi racconto di come, diversi anni fa, mia cognata Margherita, che colgo l'occasione per salutare e abbracciarla ora che ha superato bene un piccolo problema, mi ha fatto assaggiare questo meraviglioso piatto che spopola su ogni buffet festivo o tavola quotidiana, buono appena fatto e squisito dopo un giorno e anche dopo due, con il vantaggio di poter essere comodamente preparato in anticipo e servito al momento giusto dopo averlo fatto stiepidire fuori dal frigo.
Qui si frigge....lo so, non si dovrebbe..., ma se friggiamo bene ed asciughiamo a dovere le verdure, il risultato sarà divino e non troppo pesante, anche perché il poco gusto di fritto viene compensato perfettamente dal fresco del prezzemolo, dall'aroma dell'aglio sapientemente dosato, dall'acido dei capperi di Pantelleria e dalla dolcezza sapida (so che sembra una contraddizione in termini....ma rende bene l'idea) delle olive verdi.
Grazie a Margherita che, invero, essendo profondamente creativa nella sua cucina, negli anni ha sempre improvvisato nuove versioni di questo cus cus perdendo di vista questa che io custodisco nel mio ricettario anche per lei, se vorrà riprenderla.
Non vi fate ingannare dalla foto che non rende giustizia ai colori e all'aspetto invitante del piatto e lanciatevi nella preparazione.


Ingredienti per un buffet o per 8 persone:
 
1/2 chilo di cus cus precotto
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 grossa melanzana o due piccole
2 grosse zucchine
1 gambo di sedano
1 fetta di zucca di Mantova (è facoltativa e deve essere pastosa e non acquosa come quella napoletana)
due belle manciate di pisellini surgelati (o freschi se li avete)
2 cucchiai di capperi di Pantelleria sott'aceto
due pugni di olive verdi denocciolate
due pugni di olive nere denocciolate
prezzemolo q.b.
aglio q.b.
sale
olio di semi per friggere


Preparazione:

Premesso che le quantità che ho indicato sono approssimative e ciascuno può decidere di aumentare o diminuire le verdure o i condimenti da utilizzare, iniziamo a preparare questo piatto.
Lavare e spuntare le verdure e ridurle a dadini piuttosto piccoli. Friggerle, tranne i piselli, iniziando da quelle con il sapore più neutro e finendo con i peperoni, in abbondante e ottimo olio di semi. Meglio utilizzare due padelle o comunque procedere cambiando l'olio che tende a bruciare prima della cottura di tutte le verdure.
Sbollentare i piselli in acqua salata e, quando saranno cotti, tenerli da parte.
man mano che le verdure a dadini saranno cotte, mettetele su un vassoio coperto di abbondante carta da cucina e fatele asciugare di tutto l'olio in eccesso e poi salatele.
Fate intanto reidratare e poi cuocere, secondo le istruzioni, il cus cus e, una volta pronto, unitevi le verdure fritte e ben asciugate, i piselli, le olive a rondelle, i capperi con un cucchiaio del loro aceto, pochissimo aglio sminuzzato finissimamente e prezzemolo tritato.
Fate riposare qualche ora affinché le verdure cedano tutto il loro sapore al cus cus e poi godetevelo!

domenica 21 aprile 2013

Lasagne agli asparagi


Era da un pò che mancavo all'appello, di chi poi non saprei, visto che nessuno mai di quelli che mi vengono a leggere, lascia commenti e spesso mi sembra di parlare in uno strano universo vuoto, d'altro canto questo mio blog era nato quasi come un diario culinario personale e i pochi (ma buoni) miei frequentatori,sono per me comunque un bel regalo.
Eccomi dunque tornare dopo una bella vacanza a Londra, tra molto britannici fish and chips, scones, shortbread e pudding o esotici pasti indiani, thaj, cinesi e giapponesi vantati da variopinti cartelli fuori dai locali frequentati da uno splendido melting pot di razze e tipi, spesso colorati e un po' pazzi, che creano un piacevole contrasto con l'austera città del Big Ben.
Mi riprometto di postare presto qualche ricettina che ricordi la mia vacanza ma, per il momento, mi piace raccontarvi questa ricetta che ormai da anni,a primavera,propongo sulla mia tavola e che risulta davvero gustosa esaltando il sapore degli asparagi con la morbidezza vellutata della besciamella e la sapidità filante del parmigiano e della fontina....proprio niente male.
 

Ingredienti:

1 kg. di asparagi verdi
1 scalogno
1 mestolo di brodo vegetale
100 gr. di burro
60 gr. di farina debole
750 gr. di latte intero fresco
200 gr. di pasta per lasagne fresca
100 gr. di parmigiano (o più a piacere)
100 gr. di fontina (o più a piacere)

Preparazione:

Lavare gli asparagi, privarli delle punte e mettere queste ultime a bollire per 3-4 minuti in acqua bollente salata. 
Scolare e tenere da parte.
Tagliare a rondelline il resto degli asparagi (solo la parte tenera) e tritare lo scalogno e metterlo in una padella con 40 grammi di burro; aggiungere le rondelle di asparagi e farle saltare ed insaporire; aggiungere poi il brodo vegetale e far stufare ed asciugare finché non siano morbide, occorreranno circa dieci minuti.
Preparare intanto la besciamella con un roux realizzato con 60 gr. di burro, 60 di farina e diluito poi con 750 gr. di latte, far cuocere per almeno dieci minuti.
Mettere le rondelle nel bicchiere del frullatore ad immersione e frullare tutto ottenendo una purea che va unita alla besciamella, salare e pepare.
Cospargere il fondo della pirofila con la besciamella agli asparagi, disporvi sopra uno strato di pasta, ancora besciamella agli asparagi, qualche punta di asparago tenuta da parte, parmigiano e fontina grattugiati, senza lesinare.
Proseguire così fino al riempimento della pirofila e finendo con parmigiano, fontina, punte di asparagi e besciamella a coprire tutto.
Infornare per circa 20 minuti a 180°.
Far riposare prima di impiattare e servire.