domenica 24 giugno 2012

Le Biove


Dopo aver acquistato il libro delle sorelle Simili non aveva ancora sperimentato un loro pane e così ieri, avendo fretta di realizzarlo. ho utilizzato la ricetta delle Biove, un pane a impasto diretto, che noin necessitasse quindi di biga o di lievitazioni lunghe.
la ricetta originale prevedeva il lievito di birra ma io ho voluto utilizzare il lievito madre e, forse, questo ha reso il pane più consistente di quanto avvrebbe dovuto ma, comunque, molto gustoso.
Quello che è più complicato in questa ricetta è la lavorazione per arrivare a formare i panini, ma non dispero di riuscire a spiegarmi bene.
L'originaria lavorazione è eseguita interamente a mano ma io ho impastato con il  Bimby.


Ingredienti:
  • 500 gr. di farina 0
  • 280 gr. di acqua, circa
  • 20 gr. di lievito di birra (io ho usato 125 gr. di lievito madre)
  • 20 gr. di strutto
  • 10 gr. di malto d'orzo (un cucchiaino raso)
  • 8 gr. si sale (un cucchiaino colmo)

Preparazione:
  • Mettere tutti gli ingredienti nel boccale e impastare per cinque minuti a vel. Spiga, oppure fare la fontana e amalgamare tutti gli ingredienti lavorando e battendo per 8-10 minuti.
  • Coprire e far lievitare per 20 minuti.
  • Dividere l'impasto ottenuto in due palle e poi due filoni che dovranno essere spianati in due rettangoli piuttosto sottili.
  • Arrotolare i rettangoli per il lato lungo e adagiarli sulla tavola verticali davanti a sè e stenderli in due "pastelle" (strisce) sottili e larghe 6 cm.
  • Arrotolare poi le due pastelle tenendo le dita lungo i bordi dei lati lunghi in modo che non si formino punte laterali.
  • Mettere le due chiocciole in verticale tra due pacchi di farina coperti da un canovaccio molto infarinato, posto anche tra una e l'altra in modo che i lati a spirale tocchino rispettivamente il primo pacco di farina coperto dal canovaccio, il canovaccio tra le due spirali e il canovaccio appoggiato sul secondo pacco.
  • Questo consentirà alla pasta di non lievitare dal lato delle spirali ma solo in altezza.
  • Far lievitare al coperto per circa 30- 40 minuti.
  • Dopo la lievitazione prendere delicatamente le chiocciole e tagliarle in due con un tarocco, partendo dalla metà del lato liscio e tagliando a metà la chiocciola.
  • Mettere i panini con la parte appena tagliata in alto e praticare un taglio nel senso della lunghezza con la lametta profondo 1 cm.
  • Infornare a 200-210° per 25-30 minuti e far freddare su una gratella.



sabato 23 giugno 2012

La "Concia" di zucchine di nonna Lisetta



So bene che tutti, quando si parla di zucchine fritte e messe sotto aceto, parlano sempre di zucchine alla scapece, molto più famose e diffuse del piatto che sto per proporre.
Eppure, se mi darete ascolto, proverete una vera e propria delizia per il palato che ha il potere di riportarmi al passato, alla mia infanzia, nutrita di affetto e di buoni sapori dai miei adorati nonni, Terzo e Lisetta (Isabella), emblema dell'amore coniugale che, fino alla fine si chiamarono con affettuosi nomiglioli, tutti loro che, per tutta la nostra famiglia e per me in particolare, sono stati la prova che si può amare tutta la vita con una intensità che illumina tutti quelli che ti circondano.
Proprio a nonna Lisetta devo tante delle ricette che i miei amici adorano mangiare quando vengono a trovarci e, tra queste, la "Concia" è un sicuro successo, dimostrato ogni volta dall'assenza del benché minimo avanzo.

Ingredienti:
  • Zucchine, possibilmente romanesche
  • Basilico
  • Sale
  • Aglio
  • Olio di semi per friggere
  • Aceto bianco

Preparazione:

  • Tagliare le zucchine, meglio se romanesche (quelle chiare e costolute), che qui in Lombardia è spesso difficile trovare, a fette spesse 2-3 millimetri e in diagonale, come si taglia il salame.
  • Mettere le zucchine a fette su un canovaccio ad asciugare per alcune ore e anche tutta la notte, in modo che perdano l'umidità che contengono, diventando in cottura più sode.
  • Friggerle poi in olio bollente fino a che non diventino di un bel color bronzo scuro, ma senza farle bruciare.
  • Metterle a strati in una ciotola di ceramica, condendo man mano che lo strato è completo, con sale, basilico e minuscoli dadolini di aglio o, se preferite con qualche pezzetto più grande.
  • Completato l'ultimo strato versare sulle zucchine l'aceto bianco, senza lesinare, perché il calore della verdura lo farà evaporare facendogli perdere parte del suo gusto acido.
  • Aspettare alcune ore e, prima di servire rimescolare con delicatezza in modo che tutte le zucchine si bagnino bene con il condimento che si sarà depositato sul fondo.


lunedì 18 giugno 2012

Confettura di ciliegie


Come l'appetito vien mangiando, anche la voglia di conservare la frutta realizzando confetture, quando si comincia, va sempre crescendo e così eccomi tornare a casa con una bella busta di rosse ciliegie pronte ad entrare in barattolo!
Perciò riprendo il mio libricino delle conserve e mi metto al lavoro e, anche questa volta, il risultato è stato strepitoso.

Ingredienti:

  • Ciliegie
  • Zucchero
  • Acqua
Preparazione:

  • Lavare le ciliegie, eliminare il picciolo e snocciolarle, pesarle  e calcolare la metà del loro peso in zucchero.
  • Mettere le ciliegie in una casseruola, unire lo zucchero e mezzo bicchiere d'acqua per ogni chilo di ciliegie e portare a bollore a fuoco dolce.
  • Far sobbollire per 30 minuti, mescolando e togliendo man mano la schiuma che si forma in superficie.
  • Trascorso il tempo verificare la cottura con la prova della goccia sul piattino gelato, sarà pronta quando la goccia rimarrà ferma e non colerà .
  • Versare la confettura nei vasetti di vetro preventivamente sterilizzati facendoli bollire per venti minuti.
  • Chiudere ermeticamente i barattoli e farli raffreddaree a temperatura amnbiente capovolti (girandoli una seconda volta durante questo tempo.
  • Etichettare e ripoore in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce.

sabato 16 giugno 2012

Il Pane Pugliese



Avere il lievito madre che "occhieggia" dal suo barattolo in frigo, con le sue bolle impazienti e non lasciarsi prendere dalla voglia di realizzare una bella pagnotta di pane pugliese era impossibile!
Dovevo assolutamente provare anche se immaginavo che, almeno al primo tentativo, avrei ottenuto un pane un pò pesante e senza una buona alveolatura e, invece, il risultato è stato sorprendente e, a parte il profumo ed il sapore del pane a lievitazione naturale, ho ottenuto una pagnottina con la crosta croccante e la mollica soffice e ben alveolata, come si può vedere nella foto.
La base della ricetta è stata presa dal libro "Dal forno alla tavola" del Bimby, ma l'ho rivisitata per utilizzare il lievito madre al posto di quello di birra.
Naturalmente nulla vieta di utilizzare una impastatrice diversa o le mani, anche se, in questo caso, bisognerà faticare molto di più!
So bene che la lievitazione è molto lunga ma, se ci si organizza, non ci si accorge nemmeno dell'attesa.
Io consiglio di iniziare il giorno prima preparando la biga verso le 13,00 e riprendendo il giorno successivo, in modo che con le ulteriori 3-4+1 ore di lievitazione, potremo infornare alle 17,00 o alle 18,00 ed avere il pane appena fatto per cena.
Ricordate che in tutto le ore di lievitazione sono 28-29.


Ingredienti:

Per la biga:

  • 100 gr. di farina tipo 0
  • 150 gr. di lievito madre
  • 70 gr. di acqua a temperatura ambiente
  • 10 gr. di olio di oliva

Per l'impasto:

  • 350 gr. di acqua tiepida
  • 1 cucchiaino di malto
  • 1 dose di biga
  • 500 gr. di semola di grano duro rimaacinata
  • 1 cucchiano di sale
  • 10 gr. di olio extravergine di oliva
  • q.b. semola di grano duro rimacinata  per spolverizzare

Preparazione della biga:

  • Versare nel boccale la farina, il lievito madre e l'acqua e impastare 20 o più sec. a vel. 4, fino a che si sia sciolto.
  • Togliere questo piccolo impasto dal boccale e metterlo in una ciotola in ceramica ben oliata con la dose di olio e coprire con pellicola.
  • Mettere a lievitare per 24 ore ad una temperatura di circa 25°. (Io l'ho tenuto nel microonde)

Preparazione dell'impasto del pane:

  • Versare nel boccale l'acqua, il lievito e il malto, sciogliere 20 sec. a velocità 2.
  • Aggiungere la biga, la semola, il sale e impastare 5 min. a vel. spiga.
  • Oliare una ciotola e sistemarvi l'impasto, rigirandolo in modo da oliare bene tutta la superficie. Coprire con la pellicola e mettere nuovamente a lievitare a circa 25° per circa tre ore o più, finché l'impasto risulti quasi raddoppiato.
  • Togliere l'impasto dalla ciotola aiutandosi con un tarocco e metterlo sulla spianatoia infarinata.
  • A questo punto allungare con cautela l'impasto verso l'esterno e ripiegarlo verso il centro, ripetendo l'operazione per tutto il perimetro della pasta.
  • Girare la pasta e ripetere l'operazione dall'altra parte.
  • Rigirare la pasta e metterla su un foglio di carta forno spolverizzata con poca semola.
  • Coprire con pellicola oliata e lasciare ancora lievitare a 25° circa per un'ora, finché l'impasto sqarà raddoppiato di volume.
  • Scaldare il forno a 220° con la pietra refrattaria già all'interno e, quando è a temperatura, mettere sul fonndo un tegamino con qualche cubetto di ghiaccio che svilupperà vapore aiutando la lievitazione.
  • Infornare lasciando il pane sulla carta forno e servendosi possibilmente di una pala per non rovinare la forma della pagnotta facendola scivolare sulla pietra.
  • Lasciare il forno aperto per pochi minuti e portare il termostato a 200°.
  • Cuocere per 50 minuti e, se il pane diventa troppo scuro, abbassare la temperatura a 180°.
  • Far raffreddare su una gratella.







La confettura di fragole



Chissà come mai, visto che in famiglia la confettura non era mai stata una passione, quest'anno sono stata presa da improvvisa voglia di mettere in barattolo la bella frutta di primavera.
Poi mi è capitato tra le mani un librettino che un paio di anni fa era stato allegato alla rivista Alice e sono stata affascinata dal procedimento lungo, ma non complicato, per realizzare la confettura di fragole. . . così ho provato ed eccola qui, fotografata prima che finisca del tutto, visto che incredibilmente, sta andando a ruba!

Ingredienti:

  • 1,5 Kg.di fragole
  • 2 limoni
  • 1 kg. di zucchero semolato
  • foglioline di menta (che io non ho utilizzato)

Esecuzione:

  • Lavare le fragole e farle sgocciolare ed asciugarle bene, privarle del picciolo e togliere le parti ammaccate, tagliarle in quarti e metterle in una terrina.
  • Spremere i limoni e versare il succo sulle fragole, unire lo zucchero, mescolare, coprire la terrina con pellicola trasparente e far riposare per circa tre ore.
  • Trascorso il tempo indicato, versare le fragole in una casseruola di acciaio dal doppio fondo, porre sul fuoco, portate a bollore e cuocere per tre minuti circa.
  • Togliere la casseruola dal fuoco, lasciar raffreddare e riporre in frigorifero per una notte.
  • Il giorno successivo va ripetuta l'operazione portando a bollore la confettura e proseguendo la cottura per cinque minuti.
  • Ripetere l'operazione per altri due giorni, fino a che le fragole non risulteranno candite.
  • Dopo l'ultima cottuta si può aggiungere qualche fogliolina di menta ben lavata e asciugata.
  • Distribuire la confettura nei vasi di vetro pulitissimi e sterilizzati facendoli bollire per venti minuti.
  • Chiudere ermeticamente i vasetti, capovolgerli e lascairli raffreddare a temperatura ambiente (girandoli una volta ancora mentre raffreddano).
  • Etichettare i barattoli e riporli al riparo dalla luce.


sabato 9 giugno 2012

Insalata di pasta


Sontuosa per la ricchezza degli ingredienti e, allo stesso tempo, freschissima e profumata, questa insalata di pasta, titolo che risulta in questo caso davvero riduttivo, è un condensato di tutti i sapori ed i colori dell'estate e della cucina italiana.
La ricetta è stata realizzata nel corso di una vecchia trasmissione della "Prova del Cuoco" da Maria Grazia Calò e vale la pena di dedicare un pò di tempo alla sua preparazione per gustarne poi gli intensi sapori. Non sfigurerà in un bel buffet estivo perché, ben presentata, è anche molto "scenosa".

Ingredienti:
  • 300 gr. di mezze penne
  • 4 pomodori rossi
  • 30 gr.di cipolla di Tropea
  • 10 pomodori secchi
  • 200 gr. di mozzarella di bufala
  • 1 peperoncino fresco a fettine
  • 1 cucchiaio di aceto
  • 6 foglie di basilico
  • 1 cucchiaino di origano
  • Sale
  • Pepe
Polpettine:
  • 300 gr. di macinato di manzo
  • 1spicchio d'aglio piccolo
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di pane grattato
  • 2 cucchiai di grana grattugiato
  • 1 uovo
  • Olio di arachide per friggere
  • Farina per infarinarle



  
Preparazione:

  • Lessare in acqua salata con un goccino di olio le mezze penne fino a di cottura.
  • Scolarle al dente e passarle sotto acqua fredda, mettere in una ciotola di vetro da zuccotto o una boule.
  • Preparare le polpettine con il macinato, il pane grattato, il grana, prezzemolo, una puntina di aglio grattugiato, uovo, sale, pepe, se troppo liquido aggiungere altro pane.
  • Confezionare delle piccolissime polpettine, che al momento della frittura vanno spolverate di farina, arrotolate e poi messe in un setaccio in modo da togliere la farina in eccesso, per evitare che bruci nellolio. Friggerle a 160 fino a doratura, scolarle.
  • Preparare la prima marinata tritando i pomodori secchi nel mixer se sono secchi e non sottolio, metterli in una ciotola in infusione con l'origano, peperoncino, e abbondante olio. Lasciare marinare 2 ore.
  • La seconda marinata; togliere il torsolo dai pomodori e sbollentarli. Togliere la buccia, tagliarli a metà e spremerli in modo da cavare i semi e quindi la loro acidità. Tagliare i pomodori a cubetti come la cipolla. In una ciotola vanno messi: pomodori, cipolla, basilico spezzettato a mano e abbondante olio. Marinare per 2 ore.
  • Tagliare la mozzarella a dadini.
  • Prendere la boule della pasta e aggiungerci la prima marinata, le polpettine, la seconda marinata (non tutto l'olio della marinata), e la mozzarella. Mettere in frigo 2 ore.
  • Rovesciare su un piatto da portata e servire dopo 30 minuti.



Pane con il lievito madre



E dopo il lievito, non potevo non provare subito il mio primo pane a lievitazione naturale.
Tutti magnificavano il profumo e il sapore di questo tipo di pane ma non potevo immaginare che avrei sfornato il profumo antico del pane di un  tempo e che ora posso sentire solo quando vado in Puglia, nel paesino di montagna dove torno anche solo per un giorno ogni anno, a ritrovare parte delle radici della mia famiglia e sapori e visi lontani dalla mia vita di oggi.
Per cominciare ho preso una ricetta dal libro di Sara Papa, consegnatomi fresco fresco qualche mattina fa, "Tutta la Bontà del Pane" e il risultato è stato niente male! Ho ottenuto un pane ben alveolato, con la crosta croccante ed un ottimo sapore.
Questo pane ha il pregio anche di durare più a lungo senza seccare troppo e senza ammuffire facilmente.
Ingredienti:

  • gr. 600 di farina 1 (io non l'avevo e ho usato la farina per pane "Il Molino"
  • gr. 150 di lievito madre
  • gr. 350 di acqua
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • olio extravergine di oliva
Preparazione:

  • Sciogliere il lievito madre nell'acqua a 22-23° (io l'ho fatto nnel Bimby a velocità crescente da 2 a 4)
  • Aggiungere la farina e cominciare ad impastare per 3 min. a vel. Spiga, oppure formare la fontana sul tavolo e impastare con il lievito sciolto.
  • Salare ed impastare ancora per 1 minuto o, comunque, finché la pasta non diventa liscia e compatta.
  • Metter l'impasto in una ciotola unta d'olio coperta con un panno umido a lievitare lontano da correnti d'aria finché non raddoppia il volume.
  • Lavorare l'impasto lievitato dandogli la forma del filoncino, io ho steso poco la pasta con le mani in un rettangolo e poi ho ripiegato i due lati verso il centro, quindi ho "arrotolato" la pasta piegata su se stessa, fino a formare il filone.
  • Trasferire il pane su una teglia foderata con carta forno.
  • Incidere la superficie con dei tagli creando una grata e far nuovamente lievitare.
  • Portare il forno a 210-220° e infornare abbassando la temperatura a 180° dopo 15 minuti.
  • Completare la cottura per altri 35 minuti circa.
  • Io ho cotto il pane facendolo scivolare in forno sulla pietra refrattaria già calda e tenedo sul fondo un pentolino con 5-6 cubetti di ghiaccio che formano vapore e aiutano la giusta cottura.
  • Una volta cotto far raffreddare sulla gratella.

venerdì 8 giugno 2012

Il Lievito Madre

Finalmente ci sono riuscita anch'io e così dal mito, il lievito madre è entrato nella realtà anche nella mia cucina.
Ammetto che era da tempo che vagheggiavo di realizzarlo e studiavo in ogni dove, libri, blog, siti internet come ottenerlo e, nonostante lo studio serrato, non ci sono riuscita al primo colpo perché non appena iniziavo, sembrava che il tempo si accanisse contro di me e, soprattutto, contro di lui e il freddo faceva fallire il tentativo.
Quando però ho smesso di seguire una sola ricetta e ho seguito l'istinto e i consigli di più "maestri panificatori", eccolo lì, magnificamente vivace e, quasi prepotente (stamattina è riuscito a fuoriuscire dal barattolo che, come si vede, era ben serrato e con tanto di guarnizione! Una vera e propria soddisfazione.



Ecco come ho fatto:

Ho impastato bene 200 grammi di farina (io avevo la Manitoba ma dicono sia meglio quella di segale) con 90 gr. di acqua appena tiepida, 1 cucchiaio di miele di acacia e 1 cucchiaio d'olio; ho messo tutto in una ciotola di ceramica unta d'olio e coperta con un canovaccio umido e ho conservato tutto per due giorni nel forno a microonde per tenerlo alla giusta temperatura e al riparo da correnti d'aria, utilizzando però un'escamotage per ovviare alla bassa temperatura che c'era in casa in quel momento: ho fatto scaldare nel microonde una tazza d'acqua e l'ho lasciata dentro in modo da creare il giusto "calduccio" e ripetendo l'operazione una seconda volta e ancora una volta il giorno successivo (ma ci si può regolare a seconda delle necessità).
Dopo due giorni ho rinfrescato il lievito prendendone 100 grammi dopo aver eliminato la parte superiore leggermente secca ed impastandolo con 45 grammi  di acqua appena tiepida e 100 di farina e riponendolo in un barattolo di vetro con il tappo aperto e coperto da un canovaccio bagnato. Ho ripetuto l'operazione per altre 2 volte nello stesso modo e con le stesse dosi e, alla fine di questo secondo rinfresco (in totale era il quarto), ho messo il lievito chiuso nel barattolo che vedete in foto, per cinque giorni in frigorifero.           
Ho rinfrescato ancora con medesimo sistema e ho rimesso in frigo per altri 5 giorni.
A questo punto tutti i manuali mi dicevano che il lievito era pronto ma io ho atteso ancora due giorni prima di utilizzarlo, dopo aver provveduto ad un rinfresco, consigliabile la sera prima di utilizzare il lievito.

domenica 3 giugno 2012

Pomodori col riso


Uno dei più tipici piatti della cucina romana, che ha il potere di riportarmi immediatamente all'infanzia ogni volta che esce dal forno quel bel tegame dai colori accesi e dai profumi indescrivibili...e mi ritrovo subito con la mente nella piccola cucina di mia nonna Lisetta (Isabella all'anagrafe) dalle cui mani piccole come lei, uscivano dei magnifici piatti della cucina romana tradizionale ed ebraica, come i carciofi alla giudia di cui in inverno vi posterò.

Ingredienti per 4 persone:
  • 8 pomodori rossi tondi e ben maturi (quelli più adatti si trovano solo a Roma e sono costoluti)
  • Riso Carnaroli o Arborio 2 cucchiai per ciascun pomodoro più 4 cucchiai per il tegame
  • 1 kg di patate
  • Olio Extravergine di oliva
  • Aglio
  • Prezzemolo
  • Basilico
  • Sale
  • Pepe

Preparazione:
  • Lavare asciugare i pomodori e tagliare la calottina superiore.
  • Vuotare l'interno da polpa e semi e metterli nel passaverdure o nel bicchiere del frullatore ad immersione e passare tutto riducendolo in purea.
  • Salare l'interno dei pomodori.
  • Condire il passato di pomodoro con sale pepe, aglio, olio, prezzemolo e basilico tritati e unirvi il riso in modo che assorba il condimento. Se necessario, si può allungare con un pò d'acqua per far si che il riso non rimanga troppo asciutto in cottura.
  • Oliare il fondo di una teglia e mettervi le patate tagliate a spicchi, condite con sale, pepe, aglio e prezzemolo tritati.
  • Riempire i pomodori con il riso e il passato di pomodoro senza colmarli perché aumenta di volume in cottura, ricoprire con le rispettive calottine e disporli nella teglia tra le patate.
  • Versare il riso rimasto nella teglia tra i pomodori e condire tutto con un ultimo filo d'olio.
  • Infornare a 180° per circa 25 minuti o più, aggiungendo eventualmente acqua se la preparazione tende troppo a seccarsi.

sabato 2 giugno 2012

"Il Sughetto di Mamma"


Ricetta semplice e senza pretese ma che, se ben realizzata, dosando sapientemente i sapori e scegliendo materie prime di ottima qualità, non manca di dare grandi soddisfazioni e di fornire un aiuto enorme nella relizzazione di piatti dell'ultima ora, se tenuta sempre di scorta in frigo.
Si tratta di una semplice salsa di pomodoro, realizzata anche con i pezzettoni in scatola ma davvero gustosa e rassicurante, proprio come la famiglia che si riunisce spesso intorno a questa semplice salsa che condisce un buon piatto di pasta spolverizzata di pecorino romano grattugiato, ed è per questo forse che i miei figli così l'hanno ribattezzata: "Il Sughetto di Mamma"

Ingredienti:
  • 1 kg. di pomodori da sugo o una scatola di pomodoro a pezzetti (di ottima qualità)
  • 1/2 cipolla
  • Olio extravergine di oliva (preferibilmente pugliese) q.b.
  • Basilico q.b.
  • Sale q.b.

Preparazione:

  • Mettere in un tegame l'olio, i pomodori freschi in pezzi o in scatola, la cipolla affettata, il sale e il basilico.
  • Far sobbollire fino a cottura che sarà completa quando l'olio verrà a galla sui bordi del tegame ed il pomodoro avrà acquisito un bel colore rosso intenso.
  • La regola vorrebbe che tutto fosse passato al passaverdure ma, con i tempi ristretti che abbiamo oggi, vi concedo di frullare tutto direttamente nel tegame con il frullatore ad immersione.
  • Prima di utilizzare questa magnifica salsina aggiungere ancora basilico fresco.

venerdì 1 giugno 2012

Cannelloni alle melanzane

Questo piatto nasce quasi per caso un giorno che dopo aver preparato la mia solita, e sempre gustosa lasagna, mi era rimasta quanche sfoglia di pasta fresca e, in un padellino, delle melanzane a funghetto che da semplice contorno, sono diventate un saporito ripieno.




Ingredienti:
  • 1 conf. Pasta fresca per lasagne          
  • 2 Melanzane                               
  • 250 gr. di ricotta vaccina                                 
  • Pecorino romano q.b.
  • Besciamella  realizzata con 1/2 litro di latte
  • Sale  
  • Pepe
  • Aglio 
  • Olio
  • Prezzemolo

Preparazione:

  • Tagliare le melanzane lavate e asciugate a tocchetti e metterle sotto sale.
  • Sciacquarle e farle stufare in una padella dove avete fatto imbiondire uno spicchio d'aglio nell'olio extravergine.
  • Quando saranno cotte, aggiustare di sale e pepe ed aggiungere del prezzemolo tritato finemente.
  • Mettere le melanzane nel bicchiere del frullatore ad immersione e, dopo aver eliminato l'aglio, frullarle fino a renderle una crema.
  • Lavorare la crema di melanzane (lasciandone una parte per la copertura), con la ricotta ed il pecorino, che dà al composto la giusta sapidità e, se preferite un ripieno più consistente, aggiungete un uovo leggermente battuto.
  • Formare i cannelloni con la pasta da lasagne tagliata in quadrati e riempirli con la farcia alle melanzane, disponendoli sul fondo di una pirofila coperto di una besciamella morbida.
  • Coprire i cannelloni con la crema di melanzane e poca besciamella per non fare asciugare troppo in cottura.
  • Infornare a 180° per 15 - 20 minuti e decorare con qualche melanzana a funghetto e ciuffetti di prezzemolo.